La Danimarca al cinema
Una guida ai migliori film danesi di tutti i tempi a cura del nostro esperto di cinema. Una lista di film imperdibili, tra Lars von Trier, noir scandinavo, Mads Mikkelsen e molto altro: la soluzione perfetta per visitare la Danimarca stando comodamente seduto sul tuo divano.
Nattevagten (1994)
Pietra miliare del cinema danese, “Nattevagten“ (”Il guardiano di notte”) segna il debutto cinematografico del regista Ole Bornedal e dell’attore protagonista Nikolaj Coster-Waldau. È la storia molto cruda di un giovane che inizia a lavorare come guardiano notturno in un obitorio, mentre un serial killer semina il terrore per le strade di Copenaghen. Ancora oggi è considerato il miglior film horror mai realizzato in Danimarca. Nel 1997 Bornedal ne ha diretto un remake hollywoodiano intitolato ”Nightwatch”, con Ewan McGregor, Nick Nolte e Josh Brolin.
Pusher (1996)
Prima di affermarsi come uno dei registi più trendy del cinema contemporaneo grazie a ”Drive” e “Valhalla Rising”, Nicolas Winding Refn ha fatto scalpore in Danimarca con il suo film d’esordio. ”Pusher” è un thriller poliziesco che racconta di una insolita Copenaghen, cupa e tormentata. La pellicola ha anche segnato l’esordio di un giovane, e rasato a zero, Mads Mikkelsen.
Festen (1998)
Primo film del controverso movimento Dogma 95, “Festen – Festa in famiglia“ valse a Thomas Vinterberg il premio della giuria al Festival di Cannes e confermò la vocazione innovativa del cinema danese. È una pellicola toccante e piena di suspense che ruota attorno a una riunione familiare; il cast è stellare e non manca quell’umorismo ironico che caratterizza il cinema danese.
Den Eneste Ene (1999)
A prima vista sembra una classica commedia romantica, eppure ha conquistato tutti grazie ad arguzia, fascino e interpretazioni davvero riuscite. Sidse Babett Knudsen (nota al pubblico internazionale per “Westworld” e per la trasposizione cinematografica di “Inferno”, di Dan Brown) interpreta Sus, che incontra il tuttofare Niller (Niels Olsen) quando lui le monta la cucina: tra i due sboccia presto un grande amore. Il film è ricco di colpi di scena, sarcasmo e ironia pungente.
Dancer in the Dark (2000)
Chi pensa che non si possa realizzare un musical intensamente emotivo che al contempo rifletta in modo realistico la società dovrebbe guardare questo capolavoro di Lars von Trier, l’enfant terrible del cinema danese. Scegliendo come protagonista la cantante islandese Björk, alla sua prima esperienza cinematografica, Trier ha dato vita a un film unico che gli è valso la Palma d’Oro al Festival di Cannes. “Dancer in the Dark” è un film impegnativo, emotivamente e musicalmente, ma vale davvero la pena vederlo.
Blinkende Lygter (2000)
Interpretato da alcuni fra gli attori simbolo del cinema danese (Ulrich Thomsen, Mads Mikkelsen, Nikolaj Lie Kaas, Sofie Gråbøl, Iben Hjejle e Søren Pilmark), “Blinkende Lygter” (“Luci intermittenti”) è la storia intelligente, spiritosa e sorprendentemente toccante di quattro piccoli criminali che tentano il colpo della vita. Con un cast di tutto rispetto, il fascino dell’ambientazione rurale, umorismo e dialoghi riusciti, “Luci intermittenti” non è solo stato un campione di incassi ma è probabilmente il film danese simbolo dei primi anni Duemila.
De Fem Benspænd (2003)
Von Trier: ancora lui. Che però qui duetta con un altro grande nome del cinema danese, il documentarista Jørgen Leth. L’idea è semplice: Trier sfida Leth a ricreare per cinque volte il suo classico del 1968 “The Perfect Human”, ogni volta con nuove regole e difficoltà imposte dallo stesso Trier. Il risultato è un documentario davvero unico e molto divertente sul processo creativo, la natura umana e l'arte stessa.
Klovn - The Movie (2010)
In Danimarca non ci si tira indietro: quando si tratta di arte tutto è lecito, non ci sono limiti che non possano essere superati. Naturalmente questo vale anche nell’ambito della commedia, come dimostra l’adattamento cinematografico di grande successo che Casper Christensen e Frank Hvam hanno realizzato della loro serie TV “Klovn”. I due mettono in scena delle versioni molto imperfette di loro stessi, spingendo al limite i concetti di cattivo gusto, imbarazzo e politicamente scorretto. Finora il film ha avuto due sequel.
Department Q (2013-2018)
Questi quattro film sul detective Carl Mørck e sul suo partner Assad sono l’adattamento cinematografico della serie di best seller polizieschi di Adler-Olsen e sono tra le pellicole danesi di maggior successo degli ultimi anni. L’atmosfera è quella tipica del noir scandinavo: La donna in gabbia (2013), Battuta di caccia (2014), Il messaggio nella bottiglia (2016) e Paziente 64 (2018) raccontano storie avvincenti e oscure, con protagonisti imperfetti che ci portano con loro per tutta la Danimarca.
Den Skyldige (2018)
Come è possibile che un film che si svolge tutto in un’unica location e in cui i personaggi parlano al telefono per la maggior parte del tempo sia diventato un thriller tra i più noti e discussi al mondo? Grazie alla pura genialità della narrazione, ecco come. Il film d’esordio di Gustav Møller è un capolavoro di suspense che usa la scarsità di location e personaggi per ottenere effetti sorprendenti. Ambientato in un centro chiamate di emergenza e interpretato quasi esclusivamente da Jakob Cedergren,“The Guilty” offre davvero una visione e un’esperienza diverse, uniche. Sembra che a breve negli Stati Uniti verrà girato un remake con Jake Gyllenhaall.